Meglio autori o scrittori?

A volte non se ne conosce la differenza. Altre fa comodo autodefinirsi senza fare distinzioni.

Tuttavia, essere un autore o uno scrittore, fa la differenza. Perché ce ne corre di acqua in mezzo.

Chi è un autore? Cosa fa un autore?

L'autore è l'artista che scrive, sempre e di tutto, ovvero un professionista, una persona abituata a metterti in piedi un romanzo così come un manuale, una guida, un articolo di giornale, una recensione, un contenuto per i social media, un testo su commissione facendo il ghostwriter, ovvero chi scrive qualunque cosa per altri, un ricettario, una canzone, una poesia, un'opera teatrale, un programma televisivo, un programma per la radio, un copione per uno sceneggiato, una sceneggiatura per un film, un testo scolastico, una raccorta di poesie, di aforismi, e persino una corretta lista della spesa.

L'autore è chi, nel senso più generico del termine, scrive e basta. E può decidere di aprire collaborazioni e di scrivere per se stesso o su commissione per altri, anche per agenzie pubblicitarie e per case di produzione cinematografica e discografica, per aziende che fanno televisione e radio, per redazioni che operano nella comunicazione, come i giornali, per esempio, i blog di qualunque tipo, i siti d'informazione, gli uffici nei quali viene dato loro l'incarico di gestire il potere della parola scritta, nei tempi e nei termini in cui ciò viene gestito, a uno scopo preciso. 

Persino nell'ordinarietà di un lavoro da segretaria serve sapersi esprimere bene con la parola scritta per rispondere alle e-mail ricevute, per occuparsi della burocrazia che necessita documentazione scritta, quindi la capacità di redigere testi brevi o lunghi per professionisti di vario genere, è necessaria la capacità di saper scrivere con dovizia.

Un autore, quindi, può lavorare in mille modi semplicemente scrivendo. Non importa cosa e per chi. Scrive.

 

 Photo by Pixabay.

Chi è uno scrittore? Cosa fa uno scrittore?

Uno scrittore, invece, viene definito tale quando scrive libri, testi di vario genere letterario a fini editoriali.

Uno scrittore si limita, quindi, alla scrittura di libri, e non si avventura in altre esperienze, ovvero non scrive per giornali, per riviste, né per case di produzione cinematografica o per agenzie pubblicitarie. Uno scrittore scrive per pubblicare un libro con una casa editrice. Uno scrittore crea storie e niente altro. A meno che, un bel giorno, non decida di ampliare le proprie vedute e di offrire del tempo e delle abitudini ad altri per guadagnare utilizzando altre occasioni di reddito.

C'è da dire, però, che chi scrive per altri deve sempre rispettare delle scadenze, ha delle date precise in alcuni casi, come quando si decide di scrivere per la redazione di un giornale che chiede un limite di battute, di caratteri, di cartelle editoriali, senza mai sforare nell'argomento trattato, così come fanno i giornalisti che lavorano per le redazioni dei quotidiani o delle riviste. Questo, quindi, è tutt'altro lavoro e comporta tutt'altre mansioni in quanto esige tempi diversi, una preparazione diversa e, senza ombra di dubbio, una capacità di scrittura rapida, indolore, senza fronzoli, ma diretta, che racconta con minuzia precisi particolari nella stesura di notizie e informazioni da consegnare completi di ciò che serve per essere credibili in questo ruolo. Quindi tanta professionalità, tanto studio, tanta voglia di mettersi in gioco e una sfida continua con se stessi e con gli altri. La sfida della prontezza. Perché bisogna essere sempre pronti a riempire il foglio, seppur nel rispetto di requisiti preimposti.

E voi, in che categoria rientrate? Preferireste essere autori ad ampio raggio o semplicemente scrittori?




Tiziana Iaccarino

Author & Blogger


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