Come trovare l'ispirazione per un romanzo.

A volte l'ispirazione per scrivere un nuovo romanzo non c'è. Non si hanno idee, non si hanno prospettive, non si ha la fantasia per poter mettere in piedi una storia, né per creare dei personaggi, né un intreccio, né un epilogo. Insomma, tabula rasa.

Cosa si fa in questi casi?

La maggior parte delle persone insiste nel voler scrivere, quando ha questi momenti no. Invece, il segreto per potersi rimettere in carreggiata è tutt'altro: ovvero rilassarsi e smettere. Lasciare il computer e fare altro, vivere la propria quotidianità, leggere libri magari, dedicarsi ad altre attività, fare sport, shopping, cucinare, viaggiare, uscire.

Tutto questo può servire a chi scrive a rigenerarsi e, pertanto, anche a recuperare quell'inventiva necessaria a realizzare delle storie che possano stare in piedi.

Non dico che basti un'uscita, un pomeriggio di shopping, un aperitivo, un viaggio, un libro da leggere e semplicemente qualche giorno di distrazione.

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A volte serve molto, ma molto più tempo.

La crisi dello scrittore non dipende da nessuno: né da questo ultimo, né da fattori esterni. Pertanto, ciò che serve fare è non pensare ovvero accantonare del tutto l'idea stessa di scrivere.

Bisogna semplicemente dedicarsi ad altro. Per tutto il tempo necessario. Potrebbero passare mesi, addirittura anni, senza avere un'idea in testa, senza avere la benché minima speranza di riuscire a buttar giù, sul foglio bianco, una parvenza di trama.

Non c'è da preoccuparsi o da pensare: non scriverò più o meglio se smetto di scrivere. Non è questo l'atteggiamento con il quale porsi verso le proprie crisi. Tutti ne hanno, anche chi non scrive. Sono periodi naturali della vita, sono pause che a volte si rendono necessarie, sono lezioni che possono insegnarci tanto, sono periodi che ci rigenerano e ci fanno tornare più creativi e intraprendenti di come eravamo in precedenza.

Bisogna abituarsi all'idea. Non siamo macchine, dopotutto. Siamo esseri umani.

Non c'è la costrizione di scrivere un libro, due o tre, all'anno, non c'è un calendario, una data di scadenza da rispettare; c'è tutto il tempo che si può volere per tornare alla propria amata attività artistica.

A meno che... non abbiate firmato un contratto editoriale con una casa editrice che vi impone un tempo preciso da rispettare per una pubblicazione, ma penso sia difficile firmare con un gruppo editoriale senza avere nessun romanzo già pronto e quindi pubblicabile a stretto giro di posta. A meno che non si ha avuto un grosso, grossissimo successo con un romanzo precedente, e la collaborazione con la casa editrice preveda un nuovo testo da consegnare entro un determinato periodo.

Questo discorso è completamente diverso ed esige un comportamento diverso, anche il tempo necessario a scrivere, la forza e l'esigenza di farlo senza attendere la comodità di tornare a volerlo fare.

Gli scrittori famosi, per esempio, quelli che fanno uscire uno o due libri all'anno, puntualmente di successo, hanno contratti anche ventennali con un'agenzia letteraria che, a sua volta, deve rispettare delle scadenze imposte da una casa editrice. In questo caso, lo scrittore o la scrittrice sarà ben preparato ad affrontare uno scenario fatto di aspettative da parte di professionisti che vogliono semplicemente lavorare per incassare, se uno scrittore ha la capacità di far loro guadagnare bene con il proprio operato.

E poi a volte l'ispirazione torna in un attimo grazie a un pensiero, a un incontro, a un sorriso, a un racconto, a un'esperienza fatta magari nel corso di un viaggio, anche breve, a un'emozione vissuta, a un particolare, un dettaglio, se amiamo e sappiamo soffermarci sui dettagli, e soprattutto se siamo degli attenti osservatori, che ci offre la stessa quotidianità.

A volte l'ispirazione nasce dalla più banale delle idee e dal più bizzarro dei pensieri. Ma, come ho detto sopra, tutto ricomincia dal rilassarsi per tornare più carichi di prima. E fare altro per tornare in forma è la chiave per riuscirci.

Poi, ovviamente, tutto dipende dalla situazione in cui ci si trova, anche se non tutto dipende dalla volontà di chi scrive.

La scrittura dovrebbe essere sempre motivata dalla passione che la anima, in primis, e poi da tutto il resto.




Tiziana Iaccarino

Author & Blogger



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