“Appuntamento in riva al mare” è un romanzo della scrittrice britannica Ali McNamara.
Partiamo dal presupposto che è un'autrice che leggo abitualmente e che apprezzo. Ho letto molti suoi romanzi che mi sono piaciuti e sono stati una buona occasione di relax e di evasione.
Questo romanzo è un po' inusuale rispetto agli altri. Descritto con molta leggerezza, soprattutto se si parla di argomenti sociali come le difficoltà economiche che si incontrano quando una donna rimane sola con un figlio da crescere e la miseria nella quale spesso si naviga nel momento in cui un matrimonio naufraga, la storia di Amelia e di suo figlio Charlie è un'apprezzabile occasione per ricordare la forza e il coraggio delle donne.
Amelia, però, diventa un'ereditiera in quanto si trova a vivere in un castello medioevale che poi deve mandare avanti con l'aiuto di chi ci vive da molto più tempo di lei.
Tra eventi soprannaturali, occasioni d'incontro con persone che non immaginava potessero aiutarla e diventare buone amiche, possibilità di migliorare il tenore di vita di un'intera comunità, Amelia si trova ad affrontare una realtà che va ben oltre la sua immaginazione.
Diventa quasi un'investigatrice privata quando si mette a fare ricerche sulle sue origini, sulla storia del castello e dei conti che l'hanno abitato, tra cui una nota contessa di nome Clara, molto nota alla comunità per aver sperperato il patrimonio del marito, ma anche per essere stata una donna alquanto misteriosa. Mano a mano che si va avanti nei capitoli si scoprono, però, tutti i segreti che questa contessa, la cui vita è molto simile a quella di Amelia.
Cosa accadrà quando Amelia si troverà davanti a una serie di inconfessabili verità tenutele nascoste anche da chi credeva le dicesse sempre la verità?
Sta a chi leggerà questa storia scoprirlo!
UNA STORIA LENTA E UNO STILE SEMPLICE.
Ho trovato apprezzabile la trama, per quanto sviluppata in modo lento, con un linguaggio e uno stile alquanto semplici che sembrano districarsi a fatica nei meandri di un intreccio che sarebbe potuto essere raccontato in modo molto più avvincente. Ho trovato alcuni capitoli davvero noiosi, se devo dirla tutta. La storia ti porta a situazioni impensabili e molto interessanti, ma raccontate con poco pathos, quando invece si poteva giocare sulla suspence e sulla capacità di attirare il lettore in una serie di momenti che gli avrebbero permesso di restare incollato alle pagine soprattutto nei momenti clou.
La trama è buona, ma il modo in cui è stata realizzata la storia, con la leggerezza di una commedia romantica piuttosto che di un romanzo che poteva avere un potenziale da thriller, viene presentata con troppa leggerezza. Infatti, gli argomenti soprannaturali che potevano aumentare la suspence si affrontano come se si stesse raccontando una favola a un bambino piuttosto che un romanzo a un adulto.
Non so se fosse questa la reale intenzione della scrittrice, fatto sta che questa storia, con del vero potenziale, alla fine è stata realizzata con la leggerezza di un altro genere letterario, pari a quello degli altri romanzi dell'autrice, quando invece avrebbe potuto essere completamente diverso e regalare più verve.
LA MIA VALUTAZIONE
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