“L’erborista” è la prima opera che leggo della scrittrice Ella Sarip. Un regency che ho notato al più recente Salone del libro di Torino e che ho acquistato all'istante, sia catturata dalla copertina, superlativa, che dal titolo. Naturalmente la trama e il breve racconto di una persona che mi ha presentato il libro in quell’occasione hanno fatto il resto.
Avevo in programma di leggerlo questa estate per inserirlo nella lista delle mie letture più rilassanti, quelle che sto facendo sia per me stessa, per recuperare ciò che mi ero preparata, che per il blog, naturalmente. Oltre che per offrire una varietà di recensioni tale da permettere a chi mi segue di comprendere che leggo un po’ di tutto.
Questo regency ha catturato la mia attenzione per la sua storia all’avanguardia, alquanto diversa dai regency tutti rose e lustrini a cui ero abituata, in quanto ti racconta anche emozioni complesse, situazioni difficili, scene create per lasciarti intuire le difficoltà di chi viveva in un’epoca molto lontana dalla nostra e molto diversa.
La romantica e appassionante storia di una giovane che segue la passione per la scienza medica del padre, ereditata quando lui scompare, diventa l’input per farci conoscere una protagonista che vuole essere artefice del suo destino, che non è adatta al matrimonio, che non lo insegue come obiettivo, a differenza di tutte le giovani appartenenti alla sua società, e soprattutto che vuole aiutare il prossimo.
La giovane Violet incontra così, per caso, Frederick, marchese di Exeter e futuro duca di Ravensbury, durante uno sciocco incidente nel quale lui si fa male e che lei riesce a curare senza sapere neanche di chi si tratti.
Il destino, però, ha in serbo per loro una lunga e appassionante storia d'amore, quando Violet si trova a dover difendere l’onore di sua cugina Catherine, promessa sposa del marchese, ma fuggita con un altro uomo, della quale, per vari motivi è costretta a prendere il posto, ritrovandosi così fidanzata proprio con colui che aveva appena conosciuto.
Ciascun protagonista, in questa vicenda, ha i suoi segreti: da una parte Violet, dall’altra, Frederick che cela i suoi scheletri nell’armadio e che, in parte, Violet scoprirà riguardare anche lei.
L’amore, però, ci mette un attimo a sbocciare tra i due. L’amore vero, quello a cui non puoi sottrarti, quello che ti stordisce e che ti rende una sua preda, quasi un pupazzo di pezza.
UNA STORIA BEN COSTRUITA.
Questo romanzo, piuttosto corposo, si sviluppa molto bene in una serie di appassionanti avvenimenti che porteranno la coppia protagonista a superare molti ostacoli prima di ritrovarsi con il suo meritato lieto fine.
Ci sono capitoli raccontati con parsimonia, molto belli, anche graficamente, in quanto il volume è stato molto ben curato e ben presentato, e alla portata di chi ama questo genere e ha bisogno di sognare, lasciandosi trasportare dalla favola che propone con le sue pagine.
UNA SCRITTURA FLUIDA E CAREZZEVOLE.
La scrittura è fluida, matura, carezzevole, spontanea, semplice, e ti abbraccia con le sue righe sinuose che fluttuano quasi trasportandoti fino all’epilogo senza sapere come ci sei arrivato.
LA MIA VALUTAZIONE
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