“Innamorati pazzi” era necessario?

Innamorati pazzi” è una sorta di sequel, o di quasi “vediamo come è andata a finire” tra Blake e Summer, i protagonisti di “Due cuori in affitto”, celebre romanzo rosa della scrittrice Felicia Kingsley che tanto successo ha riscosso, a suo tempo, tra le lettrici amanti del genere.

Confesso di aver acquistato l'eBook in promozione, anche perché non mi convinceva fin dall'inizio, ma ho pensato che potesse essere interessante leggere come fosse andata a finire, o meglio, quali altri interessanti retroscena potessero nascondere questi due simpatici personaggi.

Peccato che la risposta non abbia soddisfatto la “mia” domanda. L'aspettativa, probabilmente, è stata troppa da parte mia, e ho pensato troppo che mi sarei di nuovo immersa in una lettura che ne valesse la pena.

Devo dire che io ho letto quasi tutti i romanzi dell'autrice, che seguo da tempo immemore e ammiro per la sua instancabile verve, di cui ho amato almeno un paio di romanzi in particolar modo (i miei preferiti: “Matrimonio di convenienza” e “Una Cenerentola a Manhattan”), ma penso di dover essere anche obiettiva come book blogger e lettrice, ovvero persona che spende anche per acquistare libri, non gliene vengono regalati, se non in rari casi, e questo non valeva la pena acquistarlo.

Perché?

Perché non regala niente di più e di meglio alla storia di Blake e Summer. Perché questo racconto poteva benissimo essere aggiunto in un'edizione speciale come “epilogo extra” della storia, invece di farne una storia a parte, e magari è stato anche fatto per attirare maggiore attenzione su questa commedia, ma forse non è stato fatto con dovizia di particolari.

Ammiro le intenzioni di voler parlare ancora di Blake e Summer, ma credo che questo modo sia stato studiato a tavolino per incentivare una precisa strategia di marketing, ovvero per incentivare un ulteriore acquisto da parte delle lettrici più appassionate verso una storia che è andata bene.

Belle le storie che ci raccontano qualcosa, meno quelle che vengono pubblicate soltanto a fini pubblicitari. Questa è la mia personale opinione oltre che evidente impressione, dopo aver letto questa breve ulteriore parentesi di una storia già pubblicata.

 

LA MIA VALUTAZIONE


 


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