“Appuntamento a Mezzanotte” è l'ennesima lettura della scrittrice britannica Karen Swan che mi ha letteralmente lasciato senza fiato.
Una scrittrice di cui vi ho già parlato in passato e che è diventata per me una vera e propria garanzia, quando esce una sua nuova storia. In pratica, potrei fare a meno di leggere la trama per acquistarne un libro perché so già che annoverei tra i suoi titoli un'ulteriore opera di qualità.
SI DICE, SI DICE...
Si dice che le storie romanzate siano tutte molto simili le une alle altre, si dice che il romanzo rosa sia il traino della letteratura mondiale, si dicono tante cose. Spesso non si fa un preciso riferimento a un'artista che, con le sue reali e personali capacità, riesce a incollarare milioni di lettori al suo libro, ma vi assicuro che questo è proprio il caso di dirlo.
QUANTO È DIFFICILE NASCONDERE LA VERITÀ?
“Appuntamento a Mezzanotte” racconta la storia di un equivoco o di quanto conti la comune opinione a discapito della verità, a discapito di ciò che una persona, famosa o meno, possa nascondere nel suo animo e nel suo intimo.
Clover, importante documentarista, viene a scoprirlo nel momento in cui deve realizzare un film che racconti la scomparsa di Cory Allbright quando Kit Foley, suo competitor, ha vinto un importante titolo mondiale.
Non è facile indagare su una faccenda che danno tutti per conclusa, non è semplice raccogliere una confessione, un'intervista dedicata, un'importante retroscena o semplicemente lo scoop che le farà portare a casa il prodotto in cui ha deciso di investire persino di tasca sua. Non è facile perché Kit Foley è inavvicinabile e imperturbabile, ma Clover si rende conto soprattutto che diventa una missione quasi impossibile quando scopre che la verità intorno a quanto è accaduto tra i due amici - nemici, eterni rivali, è completamente diversa da ciò che il mondo conosceva.
Quanto è difficile nascondere la verità? E quanto è complicato poi custodirla quando vieni a scoprirla?
IL MONDO DELLO SNOWBOARD.
Questa storia mi ha tenuto incollata alle pagine in quanto ha saputo farmi immergere in un mondo che non conoscevo, ovvero quello dello snowboard e del serfing, allo stesso tempo, in qualità di sport professionali, trovando termini specifici e una dimestichezza di vocabolario che solo un grande studio può giustificarne l'eccelsa narrazione.
C'è molto lavoro dietro ogni libro della Swan, questo è poco ma sicuro, molto studio e certamente tanta preparazione. Questa scrittrice sa il fatto suo, sa darti tanto, sa spendersi molto, e sa conquistarti con una storia sempre diversa a un livello qualitativamente parlando molto superiore alla norma. Poi ti ci abitua, e ti rende la scelta della lettura successiva molto più ardua, perché trovare scrittrici del suo calibro narrativo non è facile e perché il lettore bene abituato poi diventa acerrimo nemico e super critico di chi, invece, le storie non sa raccontarle o di chi le racconta con una superficialità ostentata anche in trame tutte molto, troppo simili.
CONSIGLIO SEMPRE QUESTA SCRITTRICE.
Consiglio questa scrittrice perché sa offrirti narrativa contemporanea vera. Quella che un buon lettore apprezza, a prescindere dai suoi gusti letterari, perché leggere un buon libro è sempre un'ottima scelta.
LA MIA VALUTAZIONE.
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