Come l'anno scorso, anche in questo giugno, ho pensato di parlarvi delle mie letture, anzi dei romanzi che mi sono piaciuti di più di altri in questi primi sei mesi dell'anno e che vi consiglio caldamente.
Purtroppo, per motivi non inerenti alla mia volontà, questa prima metà dell'anno per me è stata molto impegnativa, tra lavoro e vita privata, pertanto i libri che ho letto sono stati meno rispetto alla scorsa volta. Ma spero di rifarmi con l'estate e quindi con la seconda metà dell'anno.
Per questo motivo i libri che sono presenti nella mia classifica personale, anzi quella del blog, attraverso cui ve li consiglio, sono soltanto tre, a differenza dei sei che avrebbero dovuto essere.
Uno dei motivi fondamentali di questa scelta è che mi sono imbattuta anche in libri che non mi piacevano, in testi che non ho recensito per scelta, in storie che non mi andavano per niente.
Da come vi ho raccontato anche attraverso i social media, la mia preferenza su un libro, di qualunque genere, si basa su queste prerogative:
la storia, quindi la trama, se accattivante, coinvolgente o meno;
lo stile, il tipo di scrittura, se fluido, scorrevole, incalzante, lento o meno;
l'originalità, perché ho sempre dato importanza alla “differenziazione” ovvero a come una storia si differenzia dalle altre, per i motivi più disparati;
al prodotto “libro”, quindi a come viene presentato e venduto; ha cosa mi ha attirato e come mi ha conquistato per convincermi all'acquisto;
all'evasione, quindi ai benefici che mi ha dato la lettura del singolo libro.
Ecco, questi sono gli aspetti fondamentali su cui basarsi, a mio personale giudizio, per recensire un libro, per far sì che io scriva qualcosa su di esso, un'opinione, un parere, un buon articoletto.
Passiamo, quindi, alla mia scelta di questi primi sei mesi: non c'è alcun ordine in questa scelta. I libri che vedrete nell'immagine hanno un ordine casuale, li ho apprezzati allo stesso modo e hanno ricevuto da me tutti le cinque stelle piene.
“I vicini di casa” di S.E. Lynes è un thriller molto bene architettato che mi ha tenuto incollata alle pagine dall'inizio alla fine. Non posso non lodare il lavoro di chi l'ha scritto perché ha saputo davvero prendermi senza nessun particolare artificio, ma solo con la maestria di una storia scritta da una penna “capace” in questo genere letterario.Consigliato!
“Innamorarsi a Natale” di Karen Swan è una storia che ho adorato perché scritto benissimo, perché ha una trama accattivante, perché è molto profonda, perché ha un vocabolario che si distingue dai soliti, che fa un'attenta ricerca nell'animo dei personaggi muovendoli in una trama che danza, che ti fa volteggiare, che ti fa sognare, con cui evadi e te ne senti quasi orfana quando sei arrivata alla conclusione.
Consigliatissimo!
“Ti aspetto a Central Park” di Felicia Kingsley è una commedia romantica molto piacevole che, devo dire, ho trovato tra le migliori finora lette dell'autrice. Infatti le sto leggendo una a una e, dopo “Matrimonio di convenienza”, non avevo trovato di nuovo una storia che mi facesse dire “Questa sì che è come me l'aspettavo!”
Super consigliata!
E voi, questi libri, li avete letti?
Se no, io ve li consiglio sul serio perché sono davvero interessanti e vale la pena annoverarli tra i testi presenti nella propria libreria digitale o cartacea.
Grazie a chi crede che i miei giudizi siano assolutamente obiettivi e senza alcuno scopo di sostenere l'uno a scapito di altri, ma con dovizia e correttezza dei particolari e della mia opinione personale.
Continuate a seguirmi per altri articoletti!
Articolo a cura di Tiziana Iaccarino.
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