Cosa aspetta ciascun autore, soprattutto se emergente, davanti a una proposta editoriale prima, con tanti bei presupposti e magari tante belle promesse, e poi davanti a un contratto in seguito?
Di tutto, e di più!
Ciò che vi posso suggerire, attraverso la stesura di questo articolo, che non vuole essere assolutamente un memorandum, è di fare sempre tanta attenzione a ciò che firmate (lo dico anche per esperienza personale), perché dopo saranno dolori quando non potrete svincolarvi, né rescindere, perché farlo vi costerebbe delle esose spese legali.
Sì, avete capito bene. Dopo serve soltanto l'ausilio di un avvocato per sbrogliare la matassa, a meno che non attendiate, con tanta, ma tanta pazienza, lo scandere del documento.
I contratti editoriali sono sempre a vantaggio di chi li redige, tenete bene a mente questa cosa, quindi delle case editrici che vi pubblicano, perché loro, in quanto aziende, in quanto attività indipendenti che devono investire nella loro impresa, hanno la necessità di pararsi il didietro, pertanto di assicurarsi buone entrate e affari che valgano la pena di essere conclusi.
Nessuna azienda, a meno che non andiate a lavorarci come operai, impiegati, manager o quant'altro con un regolare stipendio, vi regalerà niente se siete degli scrittori.
È importante ricordare questo concetto.
Detto ciò, posso elencarvi i punti salienti, quelli a cui dovreste fare sempre, e dico sempre, attenzione, oltre ad attenervi a un comportamento diplomatico, distaccato e il più equilibrato e ragionevole possibile.
In pratica, se ricevete una proposta editoriale, mettete subito le cose in chiaro, in modo che il contratto standard che vi verrà proposto possa incontrare le vostre esigenze ed essere personalizzato. Ciascun autore ha esigenze diverse, ha richieste diverse, ha titoli e storie diverse, e va trattato in modo diverso. Un contratto, in quanto tale, si può contrattare, scusate il gioco di parole, ovvero modificare in base alle necessità di entrambe le parti che, di solito, dovrebbero fare lo sforzo di venirsi incontro e di stabilire dei patti chiari e onesti, ottimali per chi firma sia da un lato che da un altro.
Quindi, in primis, quando siete sul punto di firmare un contratto editoriale:
Non firmate subito, ma leggete con attenzione più e più volte il testo, di qualunque numero di pagine sia composto, e prendetevi qualche giorno per farlo;
Segnatevi a parte, su un block notes o dove volete, i punti che non vi convincono, così da poter fare una controproposta, ovvero da poter chiedere che vengano modificati, se non cambiati del tutto;
Assicuratevi che all'interno del contratto sia stabilito che voi, in qualità di autori, dell'opera di vostra creatività avrete diritto a ricevere da una a dieci copie omaggio (non vorrete mica comprare a prezzo pieno il vostro stesso libro, vero?);
State attenti alla durata del contratto: è bene non firmare documenti di lunga, lunghissima durata, perché non si sa mai, non vi converrebbe comunque, in quanto le cose cambiano, voi cambiate, il tempo muta tutto;
Dite sempre NO alle esclusive, quindi no a esclusive sull'intera vostra produzione letteraria, che comporta il dover consegnare tutto ciò che si scrive, di qualunque genere e sorta, oppure chiedere continue liberatorie per svincolare un testo, e no a esclusive su un intero genere: se, per esempio, scrivete romanzi rosa, e la casa editrice vuole imporvi di pubblicare solo con loro questo genere, pensateci molto ma molto bene, e fatelo solo se reputate la cosa veramente conveniente e se vi trovate bene con loro.
Ecco, in cinque punti, le cose fondamentali da valutare prima di firmare un contratto editoriale, perché è un attimo cadere in trappola, è un attimo fregarvi, è un attimo togliervi il diritto di decidere di voi stessi e di ciò che scrivete.
Come noterete, non ho parlato di royalty, né di guadagni, né di vendite, perché davanti a questi cinque punti, i più importanti a mio avviso, reputo che altre cose passino persino in secondo piano.
Per una consulenza editoriale cliccate sull'immagine o scrivete alla email: tiziana.iaccarino@gmail.com
Non ci credete?
Provare per credere!
In bocca al lupo con la vostra carriera artistica!
T.I.
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