Ogni volta che leggo un romanzo di Karen Swan resto sempre più affascinata dalla sua capacità di coinvolgere il lettore nella trama raccontata. Sì perché questa scrittrice, che narra in modo divino, ovvero racconta, ovvero descrive, ovvero ti fa entrare nel suo libro come fossi quasi un suo personaggio e vivessi con tutti gli altri gli eventi che occorrono loro, ha un talento indiscusso.
Ogni romanzo ha una storia ben costruita, sempre diversa da un'altra, molto intricata, al punto che ti sorprende poi all'ultimo con colpi di scena e scoperte inattese, e sa letteralmente rapirti tra le sue pagine.
È capitato così anche con “La spiaggia segreta”, una storia che sembra molto semplice all'inizio, ma che dà il là a una vicenda molto più complessa.
Una famiglia in apparenza felice con i suoi tre bambini in realtà non lo è per niente, perché ciascuno dei suoi componenti nasconde un segreto o ha a che fare con l'uomo che non vorrebbe mai più rivedere. Un uomo che, a causa di un incidente, si risveglia dal coma dopo sette anni.
Chi è quest'uomo e cosa ha a che vedere con questa famigliola? Come stravolgerà la sua esistenza?
Bell, la tata dei bambini, quella che si occupa di un ragazzino di dieci anni e di due gemelle, guarda con occhi stupiti gli eventi che si susseguono innanzi a lei, rimanendone, a sua volta, coinvolta.
Non posso raccontarvi di più, anche perché nelle recensioni reputo fondamentale NON raccontare niente della storia, al massimo è possibile solo accennarla.
È giusto che scopriate voi la bravura di questa grande scrittrice britannica con la lettura delle sue storie formidabilmente narrate.
LE DESCRIZIONI, GLI AMBIENTI, I PERSONAGGI.
Karen Swan, come sopra detto, crea trame tutte diverse, molto appassionanti e destabilizzanti nei messaggi che trasmette, ma anche molto affascinanti. Le sue storie sono ambientate sempre in luoghi diversi, questa di cui vi sto parlando per esempio in Svezia, e sono ricche di descrizioni e di personaggi che sembrano reali, molto credibili e assolutamente sorprendenti nel loro agire fino all'epilogo.
Lei, la scrittrice, sa sempre stupire i suoi lettori.
Ecco, io reputo la Swan una vera scrittrice, una che narra alla grande, che ti fa immergere in atmosfere che, diversamente, non conosceresti e non sapresti neanche descrivere se non ci fosse qualcuno a raccontartele.
Un'artista incredibile che, malgrado nei ringraziamenti non lesini di elencare il suo team di lavoro, dicendo che un libro ha sempre bisogno di una squadra affiatata attorno a chi lo scrive, credo che in realtà abbia idee davvero incredibili.
LA MIA VALUTAZIONE.
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