“Natale a Notting Hill”?

Questo romanzo ce l'avevo nel kindle da moltissimo tempo e avevo curiosità di leggerlo, perché amo questa scrittrice. Sto divorando, uno dietro l'altro, tutti i suoi romanzi perché si distinguono grazie a una narrativa capace di catturare l'attenzione del lettore, di tenerlo in attesa e in tensione, di emozionarlo e di incollarlo alle pagine fino all'epilogo.

A quanto ho avuto modo di comprendere, questa storia doveva raccontare un argomento sociale molto importante, ovvero la ricerca delle persone scomparse, tema che riguarda qualunque Paese, tra l'altro.

La cosa strana, però, è che si parla della scomparsa della madre della protagonista soltanto verso la fine del romanzo.

In tutta la prima metà si narrano le imprese di un gruppo di amici che lavora per una fondazione di beneficenza e che, per un caso fortuito, riesce ad attirare l'attenzione generale sui social media a seguito di un incidente di una di loro. La nostra protagonista, a questo punto, diventa una star, una persona capace di incuriosire tanto da raccogliere i fondi necessari alla fondazione per la quale lavora. Quindi, si muove per una buona causa. Un successo che la porta a conoscere e a innamorarsi persino di un famoso cantante. Tuttavia, non si fa spesso riferimento alla sua famiglia di origine, né si parla della sua storia personale e del suo passato in modo esauriente, se non in un secondo momento. Scelta che non comprendo. E, a essere onesta, anche la trama mi ha preso poco. Infatti, ci ho messo moltissimo a finire il libro, perché l'ho trovato piuttosto noioso. Strano per le scelte narrative della Swan che, di solito, propone romanzi di tutt'altra impronta.

C'è da dire, inoltre, che il titolo tradotto (quello originale è “Christmas on Primrose Hill”) non rispecchia la storia, anzi ha poco a che fare con essa. E, a dire il vero, pure quello originale, se devo essere sincera.

Il romanzo non raggiunge quella sufficienza capace di rendermi soddisfatta, date le aspettative che ho verso questa scrittrice. 

La storia è troppo lenta, spesso noiosa, senza emozioni, senza nessuna vera avventura che ti incolli alle pagine e vuole trattare un tema sociale rilevante in pochi passi. Davvero superficiale.

 


LA MIA VALUTAZIONE


 


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