“Una notte d'autunno” è il terzo volume della serie Un amore a Bath della scrittrice Linda Kent.
Ho avuto il piacere di leggere anche le parti precedenti “Il profumo delle rose selvatiche” e “Sole nella brughiera” che narrano, ciascuna, di un amore diverso a Bath, nell'Inghilterra della reggenza, in un'atmosfera magica e alquanto affascinante.
In quest'opera, a essere protagonisti sono Lady Grace Anderson, figlia del regnante del Monmouth, e Manuel, marchese del Belmond, arrivato dalla Spagna, dopo aver superato una serie di conflitti rivoluzionari in quella terra.
I due innamorati stanno per sposarsi, rapiti l'uno dell'altra, e felici come non mai.
Devo dire che la scrittrice è stata assolutamente straordinaria nel narrare questo amore, perché mi ha totalmente catturato, oltre a farmi davvero emozionare.
Peccato che, a rovinare i festeggiamenti per l'imminente matrimonio, arrivi una missiva.
Manuel ha fatto una promessa a don Alfonso, quando quest'ultimo lo ha salvato a Malaga da morte certa, dopo una serie di scontri in battaglia, per questo motivo deve pareggiare i conti, assecondando gli ultimi desideri dell'uomo che gli chiede di salvare la figlia Beatriz, e di sposarla.
In questo modo, sembra che tutto sia perduto per Grace e Manuel, perché vedono infrangersi il loro amore, anche se accadrà l'impensabile, perché la nostra giovane protagonista non si arrenderà tanto facilmente davanti all'idea di perdere il suo innamorato.
La completezza di uno stile narrativo assolutamente magnifico.
Lo stile di Linda Kent è quello di una scrittrice storica, che ama i regency e ne racconta con cognizione di causa ogni sfumatura, attraverso la costruzione di storie davvero affascinanti.
Ho notato che nei suoi romanzi convivono, alla grande e in modo davvero impeccabile, sia tecnica che creatività. Infatti, trovo una perfetta sintonia tra le due cose: una tecnica perfetta si adatta e si mescola alla suggestiva capacità di raccontare, sapendo emozionare il lettore.
Vi consiglio caldamente questa serie e tutte le opere di questa scrittrice.
LA MIA VALUTAZIONE.
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