“Quando si scioglie la neve” è un romanzo d'azione, più che rosa, nel quale la scrittrice ci fa viaggiare tra alcune delle atmosfere più romantiche e suggestive della Francia.
La protagonista si chiama Nadine ed è una giornalista d'assalto, una di quelle che vanno nei posti più pericolosi per portare a casa un servizio o un reportage, e l'uomo di cui si innamorerà si chiama Lazarde, un fotografo, un uomo molto noto, ma anche viziato, arrogante, ambizioso, e con una vita lussuriosa.
“Cosa hanno a che fare queste due persone all'apparenza tanto diverse?”, vi chiederete.
Beh... forse poco, se ci si pensa, ma poi vi renderete conto, con l'avanzare della lettura, che i due s'incontrano prima in modo superficiale – per un'intervista che lei gli doveva, ma che lui voleva condire con una notte piccante – e poi in un'occasione molto più interessante, quando si trovano invischiati in una storia di spionaggio.
Premetto che il romanzo inizia con un evento da subito scatenante, che ci fa trovare nel mezzo di una scena d'azione.
Tra passato e presente, viene raccontata una vicenda che ha degli angoli bui e un intreccio narrativo piuttosto interessante, se non fosse che il lettore non viene a scoprire a passi decisi e ben ponderati ciò che deve, per capire ogni cosa, ma solo attraverso i dialoghi e le azioni dei personaggi.
Io apprezzo molto la scrittura di Tiziana Lia che trovo straordinariamente brava, oltre che di un talento indiscusso. Poche scrittrici mi appassionano come lei. Poche scrittrici sanno raccontare una storia tanto bene da coinvolgere il lettore in modo totale tra le loro pagine. Tuttavia, devo ammettere che questa storia mi ha coinvolto poco per diversi motivi.
Confesso che ci sono stati dei punti in cui mi sono persa, tra intrighi e sotterfugi, di personaggi che si incastrano bene, ma che avrebbero potuto spiegare meglio, in modo semplice, pure al lettore più distratto – e io vi assicuro che non lo sono stata, perché ho letto l'inizio anche due volte per capire determinate dinamiche – le vicende nel loro susseguirsi.
Come sapete, e come è cosciente ogni lettore che si rispetti, quando si legge un romanzo, ci si deve fiondare all'interno, capitolo dopo capitolo, lasciandosi prendere per mano da uno o più personaggi per essere coinvolti nei loro avvenimenti. È importante addentrarsi nelle storie come se ci fossimo anche noi, innocenti spettatori, all'interno delle scene descritte, pur non svolgendo l'azione, quindi non essendo attori nell'opera.
In questa storia ho trovato un ingarbugliato insieme di avvenimenti tra alcuni personaggi che non sempre sono stati “presentati” a dovere, ma che ci siamo trovati a dover capire chi fossero e come avessero agito, e perché avessero agito in un determinato modo. Mi sono trovata così all'interno di scene d'azione che spesso si erano già compiute o che dovevano compiersi, senza capire le motivazioni dei singoli personaggi, né le cause scatenanti del singolo episodio.
Non so se mi spiego.
Come assistere a una sparatoria scoppiata per un motivo che, da lettori – spettatori, non conosciamo, perché ci siamo trovati in mezzo alla stessa senza sapere cosa l'abbia scatenata.
Ecco, in questo romanzo, per quanto avvicente in alcuni punti, mi sono trovata all'interno di azioni raccontate come fossero già avvenuti dei fatti determinanti per l'intera trama, ma che venivano spiegati soltanto quando si aggiungevano nomi, si abbinavano ruoli, si attribuivano responsabilità.
L'opera comincia con l'azione per rallentare il ritmo, ingarbugliarlo, ritrovare due protagonisti che si innamorano all'improvviso, mossi da una passione inspiegabile, e si avventura in una storia di spionaggio che, alla fine dei conti, resta tale.
Ho notato che altre blogger hanno inserito il libro nel genere romantic suspense, invece io credo che questo sia un poliziesco a tutti gli effetti, per quanto condito da una storia d'amore. Infatti, anche nelle storie d'azione e d'avventura, nei polizieschi per esempio, c'è sempre una storia d'amore ad allietare e ad addolcire le fasi più complesse dell'intera narrazione.
LA MIA VALUTAZIONE.
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