Quando Una festa è da sogno.

Tre sorelle. Tre. Tre persone ben distinte, molto diverse tra loro che hanno sogni, vite, progetti diversi, che vivono senza pensare troppo all'altra almeno fino al giorno in cui non viene a mancare il padre. Un uomo che ha scritto un testamento. Un uomo che ha lasciato a ciascuna ciò che credeva giusto, così come all'amata moglie. Peccato che di mezzo ci sia un castello dove la famiglia ha innumerevoli ricordi, dove si conservano oggetti antichi e di grande valore, dove da secoli sono state tramandate leggende e tradizioni, dove ci sono conservate le vite delle donne che vi hanno vissuto.

Willow, ormai, vive a Dublino da anni, ma è costretta a tornare a casa perché è chiamata a compiere il suo dovere di figlia, fino a scoprire di essere l'unica erede di quel castello, quello che a lei non serviva, di cui non aveva bisogno, che neanche aveva mai voluto e di cui pensa di disfarsi quanto prima per tornare alla sua vita di sempre. Eppure ci sono anche Pip e Ottie, le sue sorelle, con una fetta di torta risicata in confronto a quanto ricevuto da Willow e la loro madre Serena, una donna stanca e afflitta che si trova a dover affrontare ancora mille peripezie emotive e sentimentali dopo aver salutato il suo consorte.


Mai pero Willow immaginava di dover affrontare con un testamento anche i molteplici segreti ivi contenuti, i ricordi, le speranze delle sue sorelle, accettando un riavvicinamento naturale e inevitabile perché loro tre, in fondo, si vogliono bene, sono cresciute assieme, sono sempre state molto coccolate e desiderate, per quanto alla famiglia sia mancato il figlio maschio che avrebbe potuto continuare la dinastia. Ma non è più importante, almeno non fino a quando le nostre tre protagoniste non devono affrontare un passato fin troppo ingombrante nelle loro vite, anche se affiancate da uomini con cui sapranno che l'amore, sullo sfondo di ogni vicenda, è lì ad attenderle, sotto i loro occhi e la speranza di voltare pagina.

Lo stile inconfondibile di una scrittrice che sa conquistare i lettori.

Lo stile di Karen Swan è elegante, fine, forbito, appassionante, senza alcuna falla, sempre riconoscibile e ricco di espressioni che sanno darti ciò che chiedi da lettrice, sanno coinvolgerti.

Inoltre, c'è da dire che nei suoi romanzi i colpi di scena non mancano mai, quasi a ricordare che di solito nulla è come sembra, che tutto sia possibile e magnifico se solo ci guardassimo meglio attorno, se facessimo caso ai dettagli, se ci rendessimo conto che l'agognata verità non è mai stata sempre tanto evidente. Sempre presente. Mai assente.

STORIA DA GUSTARE CON...

una coppetta di cioccolata e panna.

  

LA MIA VALUTAZIONE.

 


 

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