“La terrazza dei limoni” è una storia che mi ha ispirato da subito, forse anche grazie alla copertina (ben scelta!) con i suoi colori caldi nell'abbraccio a una cesta di limoni che mi ha trasmesso sensazioni molto buone (in ogni senso).
Confesso di averla lasciata nel kindle per molto tempo, come faccio spesso quando acquisto un eBook, perché mi lascio guidare dall'umore per la scelta di una lettura, per poi cominciarla poco alla volta e lasciarmi affascinare dal racconto.
Vi anticipo subito che abbiamo molte cose in comune, io e Amanda, tra l'altro.
Lei racconta una Sorrento straordinaria, accesa di luce, caratterizzata di colori, permeata di profumi, accogliente come solo pochi luoghi sanno esserlo, facendo sentire subito “a casa” chiunque vi soggiorni, anche grazie all'apporto di un liquore famoso nel mondo, il limoncello, che scalda gli animi.
Io sono originaria di Sorrento, di una frazione della penisola sorrentina, a essere precisi (che non menzionerò qui per motivi legati alla privacy). È un luogo che ho frequentato spesso da ragazzina, anzi, a dirla tutta, mi ci portavano quando ero piccola e vi trascorrevo delle estati che sono rimaste per sempre nella mia memoria.
Io ho imparato ad amare la penisola sorrentina poco alla volta, crescendo tra quei colori, in mezzo ai suoi profumi, tra alberi di olive e di limoni, godendo della suggestiva bellezza di panorami che sembravano appartenere a un altro mondo.
Sorrento è unica, questa è la verità. Chi non la conosce o ci è stato soltanto di passaggio, dovrebbe recarsi lì e soggiornarvi per qualche tempo, in modo da lasciarsi andare a uno stile di vita abitualmente “calmo” come è quello a cui è abituata ogni persona che, soprattutto al sud, sa assaporare con lentezza la vita.
Ma torniamo alla nostra opera.
Amanda ci racconta di una casa e di un liquore (il limoncello) che unisce le tradizioni di una famiglia ormai sfaldata, dopo la morte della nonna che ha lasciato a lei, al fratello e al padre, un ristorante che si chiama “La terrazza dei limoni”. Una terrazza vera e propria che ha una vista spettacolare, che si lascia apprezzare per la sua bellezza, perché all'orizzonte il cielo e il mare sembrano unirsi e formare un mondo perfetto.
“La terrazza dei limoni”, però, non va molto bene perché Davide, il fratello di Amanda, è stanco di stare in cucina e soprattutto di rinunciare alle sue aspirazioni che non rispecchiano quelle che gli sono state tramandate dai parenti.
Amanda serve ai tavoli, ma soprattutto fa apprezzare ai clienti e agli avventori il magnifico limoncello che le ha insegnato a produrre nonna Elena, fin da quando era solo una bambina, riuscendo a sacrificare i propri sogni, a differenza del fratello, proprio in nome di una famiglia dalle grandi tradizioni e dai valori solidi.
Amanda ci porta per mano a scoprire un paesaggio che è tra i più belli del nostro Paese, ma soprattutto i sapori, gli odori, i profumi di una natura selvaggia e creativa che sa diventare amica e complice di chi riesce a coglierne i frutti con amore e rispetto.
Quando il fratello di Amanda decide di andar via, la ragazza entra in crisi proprio come suo padre e il giovane Alberto, un ragazzo che lavora per loro.
Non sembra esserci altra via di uscita, per recuperare il ristorante, che cercare un altro cuoco, in modo da evitare la chiusura.
In questo modo entra in scena uno chef stellato, Marco, che trasformerà le loro crisi personali e professionali nella chance di recuperare la speranza perduta.
Sembra
andare tutto alla grande, se non fosse che tra il nuovo chef e la
giovane Amanda non sembra esserci subito una gran simpatia, anche se
i colpi di scena non mancheranno perché anche la nostra bella e un
po' solitaria protagonista, dopotutto, può innamorarsi. Ben presto,
però, entreranno in scena dei personaggi pronti a cambiare di nuovo
le carte in tavola e soprattutto il destino di tutti i personaggi.
UNA STORIA DA GUSTARE...
con un bicchierino di ottimo limoncello!
LA MIA VALUTAZIONE.
Commenti
Posta un commento